lunedì, febbraio 26, 2007

...agosto 1991...

Sono passati 16 anni dall'agosto del 1991.

Ero sul Nerone, ad un campo scout.
A Gradara, lungo una curva, nella notte tra il 6 e il 7 agosto morivano 4 ragazzi in un incidente stradale. Uno di loro aveva 17 anni. Simone. Era il ragazzo con il quale avevo appena cominciato ad uscire, poco prima del campo. Ci saremmo rivisti al ritorno, ma non è successo mai.
Lui non c'era più, quando sono tornata a casa.

Ricordo ancora che mia madre venne al campo, per dirmelo. Quando la vidi arrivare, eravamo in a.t.l., sdraiati sotto un albero a cantare e suonare la chitarra, io ero felice, i lupetti ci giravano attorno, gli esploratori lavavano le pentole...ed io capii immediatamente che doveva essere successo qualcosa, altrimenti mia madre non sarebbe arrivata fin lì.

Fu...non so dire come fu. Ancora oggi non trovo le parole per descrivere quel dolore. Forse di parole non ne esistono.

A maggior ragione oggi non potrei davvero riuscire a trovarne. Ho aperto il giornale questa mattina e ho visto le immagini dell'incidente avvenuto sabato notte. Mentre noi eravamo sul Nerone, tutti insieme. Le stesse immagini di lamiere e di morte. La stessa ferita, lo stesso dolore che non si può descrivere nè tantomeno immaginare.

Allora ho pensato a voi.
E volevo dirvi soltanto questo.
Non siate spaventati dal vostro dolore, gridatelo pure forte che non siete d'accordo, che la morte non dovrebbe arrivare a 17 anni, mai.
Il dolore non scomparirà, non servirà il tempo a cancellare il ricordo dell'istante in cui anche per voi, un pezzo di vita si è fermato, insieme alla loro.
Certo, potrà alleviarsi, questo sì ma come oggi è successo a me, la ferita riprenderà a sanguinare quando vedrete che quel dolore, ogni giorno, ogni notte, si ripete con la stessa drammaticità in qualche luogo, in qualche città, lungo qualche strada, spezzando qualche giovane vita.

Ma fate tesoro di questo dolore, di questa rabbia, di questo disorientamento che provate ora, davanti alla morte. Non abbiatene paura.

Ho riletto il mio diario di 16 anni fa, scrivevo:
"...non ti scorderò mai, resterai dolcemente imprigionato nei miei pensieri, la morte ti ha preso in un incidente stradale senza che tu avessi colpa e nemmeno della stupidità dei tuoi amici ti faccio una colpa. Mi hai lasciato sola, solo questo voglio che tu veda, ma non preoccuarti, volevi sempre vedermi sorridere...imparerò a sorridere anche a questo, o almeno ci proverò. Promesso".

Ecco, non ho ancora imparato a sorridere alla morte ma al ricordo di lui, sì. Non siamo fatti per dimenticare, rover, ma per far sì che la memoria esista e ci aiuti a vivere e ad imparare.

Vi voglio bene. E quando vorrete, saprete sempre di poter contare su di me.
Lella
exCc.

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

grazie lella per il commento...

hai pienamente ragione, e, sai, ti devo riconoscere il merito di una cosa...



..dopo due anni,sei riuscita a farmi piangere...

...le cose che hai scritto mi toccano da vicino...e non solo a me...

e incredibile di come faccia strano sentire dopo tanto tempo il calore delle lacrime sulla pelle...un calore diverso...più intenso, che fa più male di una brutta caduta o di una gamba spezzata...

grazie lella...

10:12 PM  
Anonymous Anonimo said...

era da molti anni che non piangevo...da molti anni che mi tenevo dentro un dolore per persone perse in un momento che non centrava niente...grazie lella per questo sfogo...mi ci voleva a ricordare persone che ingiustamente hanno perso la vita giovani, come questi ragazzi che conoscevo bene e a cui ho voluto veramente bene...grazie

12:52 AM  
Anonymous Anonimo said...

Oggi ho pensato piu volte che è troppo dura andare avanti, che è troppo difficile continuare come se niente fosse accaduto, che niente di quello in cui credo e per cui ho affrontato ostacoli abbia mai avuto un senso... Non volevo piu fare niente... Ora sto piangendo e ho bisogno di scrivere qualcosa per sfogarmi per cercare di riempire questo insopportabile vuoto che mi sta divorando.. Ho paura, e mi sento incredibilmente debole come mai mi sono sentito prima... Ero invicibile... ho la sua foto qui con me ma voglio "pensare che ancora vivi, voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora allora sorridi, che come allora sorridi"... Vorrei pensarlo ma non ci riesco. Mi sento in colpa per non averci parlato un' ultima volta per non averla baciata sulla guancia e per aver lasciato che ci fossimo allontanati solamente perchè in compagnie diverse...

Grazie a tutti quelli che oggi mi hanno aiutato a pensare ad altro, a distrarmi e che mi hanno fatto sorridere... Vi voglio bene...
Ti voglio bene...

Grazie Lella

1:41 AM  
Anonymous Anonimo said...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

1:41 AM  
Anonymous Anonimo said...

21:30

ragazzi...la notizia m'è arrivata domenica pomeriggio, mentre tornavamo. strano come lì per lì non si riesca a realizzare ciò che accade. nello stesso istante in cui ho letto il messaggio, la mia mente ha cominciato a realizzare e a completare pezzo per pezzo il puzzle....

La mattina dopo a scuola, ci siamo incontrati alle otto all'entrata; i volti dei miei compagni...penso che mi rimarranno impressi per sempre. Le ragazze in lacrime, che trattenevano i singhiozzi; diversi ragazzi che in silenzio versavano lacrime di dolore, per la perdita di un caro amico. Ammetto di aver provato una strana sensazione, a non poterli comprendere a pieno, non essendo stato così vicino a paolo in tutti questi anni.

io...forse è meglio non scrivere nulla...qualche parola non basta a descrivere le sensazioni che si provano in questi casi. Forse...no, più ci penso meno riesco a parlarne o a scriverne.

22:30
*sbuffa* è oramai un ora' che sono qui; tutto ciò che scrivo mi sembra senza senso...

(...)

23:30

grazie ragazzi, mi avete dato la possibilità con questo post di farmi riflettere ulteriormente su ciò che è successo. due ore di riflessione...conclusione?

nonostante il profondo dolore causatoci da questo avvenimento, dobbiamo trovare le forze necessarie ad andare avanti, e non farci prendere dallo sconforto.

Lella...credo di parlare in nome di tutti, quando dico che lo stesso vale per noi: un fortissimo legame ci unisce, e quandunque tu voglia sfogarti, trovare rifugio nei consigli d'altri, quando avrai bisogno di qualsiasi cosa...noi saremo con te, in tutto e per tutto.

un Bacio a tutti.


a presto

12:44 AM  
Anonymous Anonimo said...

Grazie Lellina... Grazie perchè le tue parole sono volate dirette al cuore... E anche tra tutte queste lacrime che ancora non mi fanno vedere i tasti non posso fare a meno di essere felice sapendo che nessuno li dimenticherà mai... Quelle stelle che ora brillano più che mai... Non voglio aggiungere null'altro perchè quello che hai scritto è così bello che sono rimasta senza parole... Solo con tanto dolore... Grazie e vi ricordo quanto io vi voglia veramente bene perchè penso che sia proprio in momenti come questo che ci si rende conto di quanto si amano le persone che si hanno accanto...

7:15 PM  

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