sabato, novembre 25, 2006

Il fiore di Kireseth

...il fiore di Kireseth diffuse intorno a sè una straordinaria luce dorata...
...era il momento di partire di nuovo...


effetto del polline del fiore di Kireseth su Stellina...a distanza di poche ore...

27 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Quel fiore.
Ne crescevano a centinaia nella Galassia...quand'era bambina aveva giocato su prati interi ricoperti di quel colore dorato.

Ora era bastato vederne uno, sulla Terra, in mezzo a tutto il Caos scatenato intorno a loro in quegl' ultimi pochi istanti, per riacquistare tutta la Forza necessaria, tutta la Fiducia perduta, ...per ricominciare a Combattere.

E ora, finalmente, aveva la Certezza di Non essere Sola.

Stellina era lì, accanto a Lei, ancora scosso dalla Sua rivelazione, poi dall'apparizione di quella Straordinaria ed eterea Creatura, l'anima immortale che aveva lascito lì a terra un segno così chiaro del proprio inconfondibile passaggio perchè nessuno potesse pensare di esser stato vittima di un' allucinazione.

Pochi istanti, uno sguardo, e i due strinsero le proprie spade, il bastone bianco e cremisi e furono pronti a partire.

Udirono l'urlo dell'IMMORTALE che scosse profondamente il silenzio dell'intera Vallata e pensarono: "ecco, mancava soltanto lui all'appello...! Ora siamo davvero al completo in questo mondo che viaggia capovolto oltre il limite della Follia".

Dovevano agire in fretta e con decisione.

1:59 AM  
Anonymous Anonimo said...

Dovevano far sì che Il Sacrificio non fosse stato inutile.

Restavano ancora alcuni nemici da Combattere prima che Stellina potesse portare a compimento ciò per cui era stato "prescelto".

Il Comandante Fabio aveva abbandonato il campo di Battaglia. La Donna Angelo era riuscita nell'intento di infondere in Lui un amore tale da fargli comprendere l'inutilità di quella sanguinosa fratricida Guerra ed ora lo teneva stretto a sè, a godere di quanto, in tanti anni di dedizione all'esercito ed al Suo SUpremo Comandante, egli si era negato. Buona fortuna, allora...e che quella fosse per Loro una lunghissima notte. La prima di tante.

Sul Campo erano rimasti gli eserciti, senza più comandanti, senza guida. Gli uomini avevano cominciato a disperedersi quando a loro era giunto il richiamo del temibilissimo Signore dei Licheni.

Una nuova Guerra era cominciata. E al solito Lui, ritirato nel suo castello di San Peto-Burgo, che all'occorenza spostava da un luogo all'altro, dirigeva le operazioni restandosene al riparo, nel suo letto a baldacchino, sporgendosi solo di tanto in tanto al balcone per richiamare le Guardie all'ordine con sonore flatulenze.

Lei e Stellina avrebbero preso quella direzione.

2:13 AM  
Anonymous Anonimo said...

Un lungo cammino li attendeva prima di raggiungere il luogo del nuovo scontro.

Giunti in vista della Fortezza di 'Nfischia, incastonata tra le ripide e scoscese pareti di Frega e T'ha capit o no, Lei si accorse che Stellina non era in grado di proseguire oltre.

La sua fronte era bagnata, il suo respiro affannoso, il volto bianco e contratto. La sua cavalcata non era più al passo di quella di Lei e ormai da ore non lo sentiva proferire parola...circostanza assai rara, nella Storia dei Secoli.

Il bastone gli cadde di mano.

Cosa poteva essere?!

Si avvicinò a Lui.
"Stellina...che succede?! Stellina mi senti? ...che c'è? Stai male?!"

Lui non rispose alle sue domande ma la fissava come se i suoi occhi si perdessero nel vuoto, oltre il corpo di LEi.
Sembrava che stesse fissando un luogo della propria mente, al di là di quanto Lei potesse vedere.

Ma certo!

Come aveva fatto a non pensarci subito?! Dovevano essere i primi effetti del polline del fiore di Kireseth...allucinazioni, potere di attraversare la mente, ma soprattuto il maggiore pericolo...

Il Fiore di Kireseth aveva potentissimi poteri AFRODISIACI!!!

Stellina non era in pericolo...ma tutto il resto del mondo SIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!

Doveva assolutamente raggiungere la Fortezza di 'Nfischia prima che fosse notte e lì, sperare di riuscire a procurarsi tutti gli ingredienti necessari a preparare un antidoto prima che fosse troppo tardi.

Raccolse il bastone bianco, caricò Stellina sul proprio cavallo e veloce come il Vento si diresse in direzione di quel Castello, che era la residenza di un personaggio molto particolare.

Non sapeva se sperare o meno di trovarlo lì...era da lungo tempo che non si incontravano più.

11:55 PM  
Anonymous Anonimo said...

Aprì lentamente gli occhi... Era stato solo un sogno? Forse si.
Si stese sul suo giagiglio ancora tiepido, si raccolse in una posizione simile a quella di un riccio impaurito, ma lei non aveva paura... così avrebbe dato a chiunque l'avesse vista l'idea di vedere una piccola stella che brillava in quell'alba gelida e nuvolosa...
Il comandante se ne era andato...
Forse era meglio così...
Ora lei era sola e doveva finalmente decidere ciò che avrebbe voluto fare della sua vita...
Lei non era come gli altri ... Lei,come ogni essere di quel mondo,era diversa e rara nella sua essenza... Lei doveva cambiare il mondo...
Senza guardare indientro nessuno...



Basta cazzo basta dolore, guerra, odio,violenza....


Si alzò di scatto, fece un balzo veloce e si ritrovo a fluttuare in alto... Cominciò a volare su, sempre più su, forte, potente...

Tutto rimaneva dietro e lei andava su...
Non pensava...
Il freddo le faceva lacrimare gli occhi...
Aveva paura ma non guardava giù...
Le lacrime bollenti le rigavano il viso mentre saliva dove non si era mai spinta la paura e i pensieri erano laggiù...
Poi si fermò.

Guardò giù la terra verde ai suoi piedi... Si...Era quella la strada giusta...
Si lasciò cadere e cadde come la sua piùma quella notte... Leggera e silenziosa.
Fluttuò.
Ogni metro che scendeva capiva qualcosa di più e ricordava...
La grande Cc, la sua grande amica aveva ragione...
E lei sapeva che da quel momento doveva tornare al suo fianco e far vedere chi era lei...
Io sono io,si ripeteva...
Quella frase le era rimasta impressa...


Stop.


Si fermò a pochi metri da terra... Poi si adagiò lentamente al suolo e si accovacciò al suolo e pianse forte...
Con tutta la forza che aveva in corpo e morbide goccie rosso sangue bagnarono le sue gote, era il dolore di tante cose che se ne andava per sempre...

Delle goccie molto simili stavano in quel momento colando dalla fronte del comandante Fabio...
Qualcuno lo aveva colpito nel cuore della notte mentre era ancora accanto alla aua amata e lo aveva portato via da lei... Lo aveva fatto per il bene di quel piccolo angelo e forse anche del comandante che ora era privo di sensi in una radura lontana... Ma vicina al suo castello... Quello del supremo capo ST...

La donna angelo si alzò in piedi, si strappò le vesti macchiate di dosso e si vestì di un piccolo mantello... A quel punto decise che doveva solo aspettare e vedere se tutto si sarebbe compiuto...

Volò veloce nella cima più remota della montagna che si scagliava imponente davanti a lei... E si sedette nella grotta che si trovava all'interno di essa...
Chiuse gli occhi e si coricò... Qualcuno prima o poi l'avrebbe svegliata...

Tutto tecava mentre il sole pigro illuminava i verdi prati...

Tutto taceva...

Tutto si era compiuto...


Ed ora buona strada a tutti...

Perchè la mia è appena cominciata...

11:59 PM  
Anonymous Anonimo said...

Prima che raggiungessero la Fortezza di 'Nfischia erano giunte le prime luci dell'alba.
Non poteva continuare a spostarsi di giorno. In due con un unico cavallo e Stellina in quelle condizioni, sarebbe stato troppo pericoloso.

Si ricordò che poco sotto la Fortezza, c'era uno spazio intagliato nella roccia, una sorta di piccola caverna.

Avrebbe cavalcato sin lì. Avrebbe nascosto lì il corpo di Stellina, perso nei viaggi che la sua mente era chiaro gli stesse offrendo in quel momento grazie a tutto quel polline di Kireseth, e sarebbe andata sola alla ricerca degli ingredienti per preparare l'antidoto.
Poi con il buio avrebbero raggiunto la Fortezza e chiesto di potervi avere accesso per riposare.

Arrivò alla grotta.
Non era vuota come si aspettava. Qualcun'altro aveva cercato riparo tra quelle pareti di roccia. Ma chi poteva essere? Pochissimi conoscevano la strada per quel luogo...

Si avvicinò piano a quel fagotto addormentato. Fece luce.

La creatura era avvolta in un piccolo mantello colore del sottobosco autunnale...si avvicinò ancora e scorse i lineamenti di un volto che non avrebbe potuto confondere con quello di nessun' altra...

La Ninfa-Donna Angelo...ma che ci faceva lì?
E dormiva profondamente, come dovesse recuperare energie spese dopo una lunga Guerra.

Doveva essere successo qualcosa nella sua Storia con il Comandante Fabio...altrimenti non sarebbe stata lì e per giunta, sola ed addormentata.

Decise di non svegliarla anche se il desiderio di farsi raccontare l'accaduto era molto forte. Ma era come se la Ninfa le chiedesse di Dormire ancora un poco e Lei guardandola scorse sul suo volto una espressione così serena, dopo tanto tempo, che rispose a quella richiesta silenziosa lasciandola riposare ancora.

Le sembrava ancora più bella, in quelle povere vesti da Ninfa del Bosco. Non risplendeva più del chiarore argenteo delle sue Piume ma appariva d'un tratto, decisamente più forte.

Ora che si erano ritrovate, avrebbe avuto una alleata per riprendere il Cammino.

L'avrebbe svegliata più tardi.

12:30 AM  
Anonymous Anonimo said...

-Buongiorno strana creatura...-
Due grandi occhi la fissavano con la cornice di un viso smunto e pallido...ma non per questo abbattuto... Fu uno strano risveglio quello...


La donna angelo trasalì e un freddo spiffero la accarezzò...
-Buongiorno straniero... Ma lei chi è?- Domandò perplessa... -Io sono Stellin...- La sua voce fu interrotta da un violento colpo di tosse...Senza dubbio era malato...
Lui riprese fiato e curioso chiese -E invece tu chi saresti? Cc non mi ha voluto dire nulla di te... Sai è dovuta correre via lontano, lo ha fatto per me... Un fiore sta avendo effetto sul mio corpo e lei vuole prepararmi un antidoto e...-

Lei lo interruppe -Cc!!! E' stata qui? E tornerà?- Capì molte cose in quel momento...Probabilmente quello era il suo cammino...Osservo divertita quello strano indviduo che pareva tanto forte stendersi accanto a lei e fissarla in maniera afflitta... Quasi implorante...

Fuori la pioggia irrigava la natura lasciando al loro olfatto quel magico profumo di acqua... -Allora dimmi, tu chi sei?- Lei si voltò e trafisse con i suoi occhi quelli di Stellina cogliendo nel suo sguardo un'innocente voglia di sapere... Già bella domanda... Lei chi era... -non lo so neanche io sai... Sto cercando la mia strada... o meglio... sto attendendo che lei trovi me...-
Lui le sorrise... Uno sguardo così dolce e caldo che la fece sentire al sicuro...Si coricarono così... L'uno abbracciato con l'altra, tutti e due attendevano Cc, tutti e due con una nuova speranza...

3:51 PM  
Anonymous Anonimo said...

il comandante fabio si svegliò...si sentiva stordito,gli sembrava quasi di morire...dolori laceranti infliggevano il suo corpo...
si rese conto dopo un po dove si trovava.
era davanti al palazzo di ST e non più nelle nelle braccia della sua amata...
era curioso di sapere cosa gli era successo,ma si rese subito conto che aveva perso la sua donna angelo...scoppiò in un pianto che avvolse tutta la città...forse non avrebbe più rivisto la sua amata...

12:17 AM  
Anonymous Anonimo said...

La testa li faceva ancora molto male e le figure di fronte a lui gli apparivano poco chiare e nitide...
ora abbracciato a quella misteriosa donna se non altro si sentiva piu sicuro rispetto a prima..
non capiva cosa gli fosse successo. Aveva provato delle strane emozioni ed era stato trasportato in mondi fantastici poliedrici discinti adamantini...uno strano forte odore irresistibile lo aveva sconvolto..
accennò un sorriso ..
strinse piu forte la donna e si riaddormentò...

1:05 AM  
Anonymous Anonimo said...

Vagava per quelle montagne con l'agilità di un daino. Si era avvolta in un mantello per evitare che qualcuno, se l'avesse incontrata, potesse riconoscerla.

Aveva trovato quasi tutto il necessario.

Sperava solo che prima del suo ritorno Stellina, svegliandosi, non combinasse uno dei suoi guai, soprattutto sotto l'effetto di quel polline dorato.

Nell'antidoto avrebbe dovuto mescolare ad un bulbo di erbaluna, cinque gocce di rugiada di ygdrasil e una piccola muffa rossa.
Poi avrebbe dovuto spolverare l'intruglio con un poco di quello stesso polline del fiore di Kireseth e farlo bere a Stellina tutto d'un fiato.

Non riusciva a trovare la piccola muffa rossa. Sapeva che poteva crescere nei luoghi più impensati e dunque doveva essercene anche lì, nascosta all'ombra delle rocce di Frega. Si trattava solo di scovarla.

Aveva con sè il suo prezioso ed inseparabile coltello, per coglierne la giusta quantità senza danneggiarne le proprietà che stavano racchiuse nelle sue microscopiche spore.

Ad un tratto la vide! Un tenue colore rossastro proprio sulla cima di una roccia poco distante. UN punto un po' scoperto ma la sua agilità le avrebbe permesso di sporgersi senza correre alcun pericolo e di far suo qull'ultimo preziosissimo ingrediente.

Poi non le sarebbe restato altro da fare che tornarsene indietro il più in fretta possibile, verso la grotta. In quella grotta aveva lasciato a riposare il suo fedele compagno, dal destino tanto importante per le Sorti di quel mondo ancora in pericolo.

3:54 PM  
Anonymous Anonimo said...

La donna angelo si sveglio di soprassalto...

Avvertiva un lacerante dolore in un punto ben preciso del petto...
Era il suo cuore...

Sentiva che una parte di esso piangeva insieme a colui al quale l'aveva donato... Una sensazione veramente strana...

Poi una stretta morsa che la cingeva le fece ricordare... Stellina!!! Lui giaceva ancora li accanto a lei, profondamente addormentato...
Lei gli accarezzo i capelli scompigliati per la lunga dormita e guardò fuori, doveva essere notte fonda, la pioggia aveva cessato di cadere e tutto taceva...
Si stese senza togliersi dall'abbraccio di lui e cominciò a riflettere... Ma era troppo stanca... troppo...

Cadde in lu lungo sonno... E sognò...
Vide un uomo incappucciato che si avvicinava a due figure assopite, colpiva una di esse e la trascinava lontano...
Si risvegliò di soprassalto...

Per quanto il sogno fosse stato sfocato lei aveva riconosciuto la scena... Quelli erano loro, lei ed il comandante, l'avevano portato via... via da lei!

Ma perchè? E chi era quella misteriosa figura che si stagliava alta e minacciosa nel suo sogno? O meglio nella sua visione del passato???

Era ancora immersa nei suoi mille pensieri quando Stellina le accarezzo la fronte...
-Ehi! Tutto a posto? Stavi sognando vero?- Lei lo guardò accigliata... Sembrava più in forma, quasi guarito... -No, ho visto il passato... E tu? Tu lo hai un passato?- A quasto punto fu Stellina a farsi dubbioso e riflettè...Lei continuò... -E' sempre difficile ripensare al proprio passato, ma una donna molto saggia mi disse che solo guardandosi alle spalle, guardando il proprio passato si poteva cambiare e diventare migliori...-
-Già... penso che tu abbia ragione...- -E' strano sai? Abbiamo trascorso, e stiamo trascorrendo una notte insieme senza sapere nulla di noi eppure è come se ci fossimo sempre conosciuti... Chi lo sà... Magari una volta eravamo amici...- -Si forse lo eravamo...-
I due si guardarono negli occhi e risero, senza parole, senza gesti, risero e basta... Riserò di loro stessi e della loro ingenuità, risero della vita, sentendosi invincibili, risero del mondo e risero per non piangere...


Si accovacciarono insieme e lei gli accarezzò la testa... -Ma tu sei un angelo?- Lei non rispose... Non lo ascoltava... Nella sua mente c'era lui... il suo comandante.. Avrebbe voluto correre a cercarlo ovunque, ma dove andare? Doveva attendere Cc e poi scovare colui che lo aveva ferito e chiedergli spiegazioni... Poi avrebbe volato per ogni landa pur di rivedere il suo amato...
Tutti i bei momenti le attraversavano la mente... Dove sei mio amato, dove sei, si domandava... Ma lui non poteva sentirla...

-Ehi donna!!! Rispondimi... Cosa sei tu? Perchè hai quelle ali???-
-Avrò tempo di narrarti la mia storia quando anche io l'avrò scoperta...- Continuò ad accarezzarlo e tutti e due attenderono una nuova alba e la loro Cc... Quello era l'inizio di una nuova storia...


Tutto cominciò, ricominciò, così... Con l'alba di un nuovo giorno...

7:28 PM  
Anonymous Anonimo said...

il comandante fabio,ancora molto dolorante, si diresse verso il palazzo di ST...quel palazzo che ormai era diventato suo dopo la morte del suo padrone...entrò nella sua solita stanza e si stese nel baldacchino...
ra troppo dolorante e pensieroso per riuscire a dormire...
dove sarà la mia amata?
questa era la frase che si ripeteva sempre da quando non la vide più al suo fianco...

era triste,ancora le lacrime scorrevano nel suo viso,e non sapeva cosa fare...nei suoi pensieri in quel momento esisteva solo la donna angelo...

si mise ad urlare con tutta la sua forza,come se fosse una liberazione da tutti i suoi problemi...
nell'urlo si contraddistinse una domanda...
DOVE SEI???????
sapeva benissimo che non avrebbe avuto risposta a quel suo quesito...

si stese nel letto e pianse,pianse come non aveva mia pianto in tutta la sua vita

7:43 PM  
Anonymous Anonimo said...

Si arrampicò fin sulla cima e...

quello che vide fu indescrivibile.

Il sole stava per tramontare e oltre quella roccia, uno spettacolo meraviglioso apparve in tutto il suo splendore.

La roccia si affacciava su tutta la vallata circostante e Lei poteva vedere, da lassù, tutto il mondo intorno a trecentosessanta gradi.

Si dimenticò della piccola preziosa muffa rossa e guardò lontano.

A nord poteva scorgere ancora i contorni del castello di Stomaco Tonante, avvolto nella luce di quel tramonto.

A sud, il campo di battaglia che Stellina avrebbe dovuto raggiungere...la Torre a forma di fungo del Signore dei Licheni e quasi le parve di distinguere le ombre in movimento degli eserciti che lo attorniavano.

A est, alle sue spalle, la Fortezza di 'Nfischia, le montagne di Frega e T'ha Capit o no e quella grotta...

Poi guardò ad ovest, dove la luce rossa del Sole era una sfera di fuoco.

Per un attimo pensò a cosa sarebbe stato meglio fare. Un vento magico ed improvviso le soffiò tra i capelli.

Le sue orecchie le lasciarono udire alcune voci, in lontananza, sembrava quasi che la chiamassero, in quella strana lingua a lei così familiare...in pochi, conoscevano il suo vero nome.

Guardò in basso, in direzione della Vallata, verso il mondo colorato di arancione proprio lì sotto...era la Valle della Quercia, sulla quale soffiava quel Vento bizzarro ed amico. Qualcuno da lì, la stava osservando. Ma le voci che la chiamavano, al ritmo del Vento, venivano da più lontano.

Non esitò più di un istante, quello che le servì a pensare che Stellina avrebbe sicuramente affrontato benissimo anche da Solo il suo compito.

Stomaco Tonante e Lord del Silenzio avrebbero vegliato, in nome del loro Sacrificio, sulla riuscita di quell'impresa, come due Anime in una sola...

La Sua presenza in quella Storia, non era più indispensabile. Forse lo sarebbe stata in un luogo più lontano.

Si voltò. Tisipid era comparso al suo fianco. Si guardarano soltanto un momento. Lui capì, come era sempre stato. LEi gli diede tutti gli ingredienti raccolti per l'antidoto ed una boccetta, poi aspettò che Lui li infilasse nella sua bisaccia prima di sorridere appena e scomparire.

Si trovò di nuovo sola. Al primo soffio di Vento, chiuse gli occhi su quella Vallata Arancione e spiccò il Volo.

Un fiore di Kireseth, nacque proprio su quella roccia.

7:30 PM  
Anonymous Anonimo said...

si addormentò lieve nella culla ormai umida di lacrime.. si adagiò..e prima che il sonno lo avvolse,troppi pensieri oscuravano
la mente..*buio*

:"ben tornato amico mio.. dove ti eri finito? ho cercato di raggiungerti diverse volte.. ma preso dalla rabbia non potevi sentirmi..ti ricordi di me?sono ormai lontana e questa è la mia unica via per comunicare con te..quindi ti prego lascia spazio ai tuoi sogni, perche questi alimentano la mia vita.sai,io non posso piu sognare.uno straniero mi ha offerto uno strano fiore.. io l'ho mangiato..e sono finita qui,in questo m0ndo cosi diverso .. ancora non so neanche io dove mi trovo precisamente ma sento che ormai faccio parte di te..io non ho piu un corpo..non riesco piu a sentire il rumore del mio battito di mani che una volta erano ansiose di dare ritmo quando ero triste ,il calore del
mio respiro..ora vivo solo della mia essenza.solo questo so.beh ora che puoi sentirmi,ho bisogno di te..anche se eravamamo bambini lo sai che ci sono sempre stata e ora ti prego COMANDAnte, scordati per un momento la tua donna amata.. e pensa a salvare un'amica. questo straniero mi ha sussurrato che questo fiore poteva darmi la possibilità di vivere in un mondo popolato da strana gente,da strane immagini, da differenti colori ,sfumature..e io presa dall'enfasi non ho saputo resistere.beh tu mi conosci, sai come sono fatta .. che ovunque si parli di diversità,io volo per poterne assaporare un pò.ora non ricordo.. ma mi ha anche rivelato il modo per uscirne fuori.una pozione. si una pozione... e che solo lei, la grande cc ,ne conosceva gli ingredienti.purtroppo non so dirti dove si trovi. io ho solo la capacità di intravedere quello che un semplice dormiente , come tu ora, non puo vedere,. assaporare,sentire...ti prego.. corri da lei..adesso!non riuscirò ogni notte a inseguirti.. perchè come tu sai ci sono alcune notti ove vi è solo del buio.io,beh, si ..io ,ho paura del buio..questo mi fa morire lenta..ti prego amico mio..cerca di ricordarmi..io non ho piu una faccia ove tu puoi guardarmi e riconoscermi,sai,...sentimi,prendimi..e volerò con te e se un giorno riuscirai mai a recuperare la mia immagine.. allora ci sarà per te.."


il comandandanteb fabio si sveglio con un sussurro che risuonava nel suo pensiero.:"corri.. corri...ad.."

8:12 PM  
Anonymous Anonimo said...

il comandante si svegliò con delle parole..."corri...corri...ad.."
aveva capito subito di chi era quella voce...
una amica che non vedeva da molto tempo,decisamente troppo tempo...
si vstì velocemente e subito uscì dalle sue stanze.
prese il cavallo e partì,ma si rese conto che non aveva una meta ben precisa...
sapeva chi doveva cercare,ma non sapeva dove cercare...
"dove può essere Lei?"...questa era la domanda che si poneva mentre vagava per le sue terre...decise di iniziare a chiedere al popolo,il popolo che una volta era fedele a ST e che adesso sperava fosse fedele a lui...
a ogni essere che vedeva,faceva la descrizione della donna che cercava e tutti,gli rispondevano che non l'avevano vista fino a che,incontrò incontrò nel suo cammino,una persona ,all'aspetto molto colta e saggia,che gli disse che l'ultima volta che l'aveva vista,si stava dirigendo verso la montagna...
in compagnia del suo cavallo,si diresse verso fantastico monte,e iniziò ad arrampicarsi fino alla cima...
arivato nella vetta si guardò in torno e scorse un fiore kireseth...capì subito che non sarebbe mai riuscito a trovare CC perchè Lei non era più fra loro...


pensò a lungo,fin quando non gli venne in mente a chi poteva chiedere la pozione...solo di una persona si sarebbe fidata così profondamente...
il vecchio Tisipid

9:40 PM  
Anonymous Anonimo said...

passata la notte il comandante si destò...
non sapeva dove potesse trovarsi Tisipid e restò a lungo,avvolto nel suo poncho,a decidere una direzione dove andare...
decise di partire senza una destinazione precisa,in balia del destino,con la speranza di trovarlo al più presto...
vagò per boschi per giornate intere senza la minima traccia del vecchio saggio...
unica forma di dialogo,era la sua amica dentro se stesso,che poteva parlare solo di notte mentre egli dormiva...
aveva quasi perso ogni speranza quando,appena stesosi,sentì un fastidioso prurito invadergli la testa...si alzò di scatto guardandosi intorno,sforzando la vista nell'oscurità per trovare un segno che confermava la sua teoria.
si girò senza fare rumore e,,poco distante da lui,saltellavano allegramente dei pidocchi...Tisipid era vicino...
dimenticò il sonno e salì subito sul cavallo prendendo la direzione che i pidocchi gli avevano indicato...

8:09 PM  
Anonymous Anonimo said...

un brusio vagava ininterrottamente nei suoi pensieri.. era sempre lei ..che aveva la necessità di comunicare con lui e per fare cio,strillò talmente tanto nella mente del comandante,che questo si fermò di scatto.
:"non seguire i pidocchi amico... ho scoperto che l'uomo che possiede la pozione,è fuggito lontano... ebbene si,l'ho sempre saputo che non era una buona anima.. lo sentivo.. lo percepivo,ma non chiedermi come.. riesco solo a sentire il brivido nel momento in cui vedo la sua immagine.. e non mi succede con tutti ,sai!
come immaginavo.
non desidera altro che essere considerato precursore di questa nuova pozione e riuscire a viverne di rendita,presentandola a corte ... i pidocchi,rappresentano l'inganno.
vola dalla parte opposta in direzione della selva..questa è la strada piu breve per raggiungere la corte.devi precederlo amico mio.si,precederlo.. questo significa che devi volare piu veloce di un soffio di vento...
dovrai attraversare un colle.. mi raccomando .. fai attenzione alle bestie che vivono su di esso.
corri e non fermarti..prendi la tua spada, il tuo coraggio, la tua volontà e soprattutto la tua sincerità.. che vedrai,ti servirà a molto..corri da lui!quando arriverai,se TISIPID non ascolterà le tue richieste,urlagli il mio nome!.. lui mi conosce.forse un giorno ,ti racconterò anche questa storia amico..
non sprecare tempo nel farti domande.. che ostacolano la mia vista!!CERCA DI ESSERE VELOCE CHE IL MALEDETTO FIORE MI STA TOGLIENDO IL RESPIRO ,LENTO...

12:17 PM  
Anonymous Anonimo said...

il comandandante sentì la voce della sua amica...senza proferire parola ma solo con il pensiero,le disse:
"cara amica,mi dispiace ma hai preso un abbaglio...è impossibile che il vecchio Tisipid abbia in mente di fare tutto cio.
Lo conosco da anni e so che non è un approfittatore,non è una persona spregevole e so con certezza che la strada da seguire è questa qui..."

non stette a sentire il consiglio dell'amica e continuò nella direzione dei pidocchi sperando sinceramente che,dopo la scomparsa di CC,Tisipid non avesse cambiato personalità...

avnzò con molte preoccupazioni...con la domanda se aveva fatto bene a non seguire il consiglio dell'amica...

avvistò altri pidocchi lungo il cammino e si convinse sempre più che la sua mica avesse preso un abbaglio...
continuò per quel lungo sentiero fino a quando in lontananza non sentì delle voci e un odore strano di qualcosa che cuoceva nel fuoco...

era sempre più speranzoso di trovare Tisipid.

1:24 PM  
Anonymous Anonimo said...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

1:24 PM  
Anonymous Anonimo said...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

1:25 PM  
Anonymous Anonimo said...

La donna angelo era rimasta sveglia ad osservare i raggi luminosi del sole che sorgeva in quel fresco mattino...
Le sue carezze avevano avuto un effetto soporifero sul corpo malato di Stellina... Ed ora lui riposava stringendola forte ed ogni tanto mormorando qualcosa, forse a causa di qualche sogno o di ciò che lo stava consumando...
La donna angelo lo guardò allegra e stanca... Il suo buffo viso la faceva sempre sorridere, era ora di destarlo...
Si avvicinò lentamente con le labbra al suo volto e alla sua gota e... mentre stava per dargli un bacino per risvegliarlo dal suo sonno un rumore la incuriosì... Era come un ticchettio... Lasciò Stellina alzarsi insonnolito e si avvicinò all'entrata della loro grotta...Ne aveva sentito molto parlare... Ma era possibile che... Tanti piccoli pidocchi saltellavano veloci... Era lui, Tisipid!

9:14 PM  
Anonymous Anonimo said...

il comandante si avviò verso la grotta dove scoppiettava il fuoco sempre cpiù convinto di trovare Tisipid...

arrivò all'entrata della grotta e infatti eccoli li...il vecchio stava cuocendo qualcosa sul fuoco,ma non era solo...
il comamdante ebbe un tuffo al cuore quando la vide li,in compagnia del saggio,c'era la donna angelo...

a distanza di molti giorni,ancora annegava nel ricordo.
erano passati tanti mesi e tanto sangue era stato versato.sangue uscito dalle vene e sangue uscito dalle parole,di quelle che uccidono le persone in modo molto più doloroso delle armi.tutto quello che era andati in frantumi si stava poco per volta ricomponendo,per la magia e la bizzarria del caso.con nuove forme e nuovi colori a ricordare che nulla può essere uguale.
quell'incontro a cui non era preparato,non in quel posto e non in quel momento,l'aveva lasciato con un senso di vuoto difficile da spiegare,quando invece un desiderio di rivalsa sarebbe stato molto più comprensibile.nell'istante in cui si erano trovati di fronte e si erano guardati negli occhi era sembrato tutto così lontano,così inutile,così privo di senso.nessun motivo per vincere,perchè non c'era nessun motivo per combattere.l'unica emozione era stata il rimpianto.non per quello che era stato,ma solo per quello che poteva essere.
si chiese se sarebbe stata la stessa cosa anche con lei. sapeva chi era adesso e sapeva dove stava.e conosceva il suo pensiero.
quei pochi chilometri che li separavano non li rendevano per questo più vicini.gia una volta niente era stato possibile.quello che si era aggiunto nel corso del tempo avrebbe potuto trasformare l'indifferenza in pietà.

scese da cavallo e si diresse subito verso Tisipid...lo abbraccioò come si abbraccia un vecchio amico e subito disse...
caro tisipid,vecchio amico mio! sono convinto che tu abbia la pozione per il fiore di kireseth e ho bisogno di chiederti un grosso favore...
nel mio corpo regna una mia cara amica che,dopo aver mangiato il fiore si è insediata dentro me...il respiro le sta venendo a mancare ed ha assolutamente bisogno di quella pozione...

il vecchio lo guardò un istante e poi disse:
comandante,qui sto cuocendo appunto questa pozione per il corpo inerte di stellina...appena sarà cotta ce ne sarà abbastanza anche per la tua amica.

1:04 PM  
Anonymous Anonimo said...

Tisipid le parlava, ma era come se le parole non riuscissero ad entrare nella sua mente che viaggiava lontano... Lui le narrava del viaggio, della loro amica, dei dolori e delle lotte che li attendevano, forse insieme, tutti... Stellina continuava a riposare li accanto a loro... Avevano acceso un piccolo fuocherello per cuocere la pozione, li non era più sicuro, dovevano andarsene in fretta...
Tutto sembrava normale, tutto tranquillo... Eppure lei percepiva quella strana presenza... Alcuni cespugli si mossero e Tisipid si mise subito sull'attenti preoccupato, ma lei lo fermò, non era il nemico... Nulla fu più grande del suo stupore nel veder comparire il comandante Fabio... Lui la vide e i due si fermarono, forse anche il tempo si fermò, il vento, nulla sembrava voler disturbare i loro sguardi stupiti e smarriti... Poi il comandante Fabio parlò con Tisipid per domandargli aiuto... La donna angelo continuava a fissarlo... Possibile che si sia dimenticato di me...? Non... non era possibile... Si alzò impiedi smarrita, ma allo stesso tempo sicura di se interrompendo i calorosi saluti tra quello che era l'uomo che lei amava e il suo amico...-Cosa significa? Perchè? Perchè vuoi dimenticare? Perchè ti rassegni così alla normalità? non la facevo codardo mio signore... Essendo lei un nobile d'animo tanto da conquistarsi l'amore di un angelo non avrei mai pensato di cogliere traccie di codardia nel suo modo di comportarsi... Ci attende una missione importante ora che la nostra carissima amica Cc non è più con noi...- I due uomini rimasero un attimo sbalorditi, era una buffa visuale quella di un angelo vestito di un manto naturale che le scopriva ampie parti di pelle, senza calzari, che urlava contro quelli... Il suo Fabio non sapeva cosa controbattere... Le idee gli si affollavano nella mente... Lei era troppo fragile, troppo scossa per tener testa a quegli sguardi... Si voltò lasciando a loro la sola vista delle ali candide e piumate e si incamminò nel sentiero li vicino... Voleva stare sola... Si sedette sul bordo di un piccolo laghetto che non aveva mai notato prima d'ora... Guardò il suo riflesso nell'acqua e pensò... Pensò alle parole di quella che per lei era stata una figura sfuggente ma importante... "Sii sicura di te, credi in te stessa e non ti guardare indietro..." Udì un rumore alle sue spalle, "non guardare, non guardare..." Il comandante si sedette li accanto a lei, prese un sasso in mano e lo lanciò nella acqua... Tutta la superficie del piccolo lago fu percorsa da incrinature sottili e l'immagine della donna venne cancellata da quello specchio... -E' questo che vuoi fare? Cancellarmi da te?- Lui sorrise, i suoi occhi erano malinconici...-No, è solo che...- Lei gli posò una mano sulle labbra facendogli cenno di stare zitto... Ascoltarono per un pò i rumori della foresta... Gli animali, le piante ed il vento cercavano di dirgli qualcosa... Poi si tuffarono in quell'acqua limpida e stranamente tiepida, senza toccarsi ne guardarsi negli occhi, solo cullati dalla vita, con la paura di leggere nello sguardo dell'altro ciò che nessuno dei due si voleva sentir dire... Uscirono dall'acqua lasciando in essa ogno preoccupazione e ogni dubbio... Si rivestirono e lui finalmente si voltò... -Io...

10:56 PM  
Anonymous Anonimo said...

La vita pareva cosi bella cosi soffice cosi adamantina... Stellina correva per i campi d'orati e leggeri.. Si fermo d'un tratto e vide un grandissimo arcobaleno. "mmm.." pensò. e immediatamente si aggrappò ad esso e cominciò a correre a piu non posso!Non aveva mai corso su un arcobaleno!!!Gli venne fame.Prese le nuvole e coìminciò a mangiare avidamente e rideva sempre di piu fino a soffocare!!!
Incontrò tanti amici colorati : fate, folletti ,fiori e funghi!
Non voleva piu lasciare quel posto ma....
All'improvviso l'arcobaleno si spezzò in frantumi!
cadde nel vuoto...
gli parve di sentire una voce urlargli "svegliati, svegliati!!!"
No non voleva svegliarsi chiuse gli occhi e si aggrappò con tutta la sua forza ad una grandissima quercia sospesa nel nulla...

12:16 AM  
Anonymous Anonimo said...

Il ramo di Quercia fu la sua salvezza. Alle volte sono brevissimi istanti che ci appaiono lunghi quanto dei secoli e che ricordiamo per sempre, impressi nella memoria, per quello che è successo nello spazio di un soffio di Vento.

Le sue mani si aggrapparono all'albero con tutta la forza necessaria a non cadere giù, verso le voci che sembrava lo stessero chiamando...

Poteva permettersi di aspettare un momento, di cullarsi ancora un istante in quel mondo di luci, colori e sensazioni meravigliose.

Fu il rugoso tronco della Quercia a parlare. Una voce che Stellina riconobbe immediatamente come familiare.

"Stellina, non smettere mai di correre sugli arcobaleni...non servono fiori di kireseth per farlo! La tua fantasia sarà sufficiente...sempre".

Era Lei.

Come poteva sbagliare? Era lì, nella sua imaginazione, ma tanto reale da fargli desiderare improvvisamente di poterla abbracciare un'ultima volta.

Lei continuò:

"Ora va. Torna da chi ti sta chiamando; da chi, per mia mano, sta cercando di svegliarti per farti tornare ad essere il Guerriero che Sei. Va e compi il tuo destino.
Non stancarti mai di correre incontro alla tua Storia con la stessa gioia con la quale ti ho visto sfamarti di nuvole e sorridere".

Poi la vide volare via.

Vide l'immagine di Lei- Cc, Signora e Padrona, unica depositaria di conoscenza e saggezza-, perdersi in quel cielo che divenne improvvisamente arancione come in uno straordinario tramonto.

Capì che al suo ritorno, non l'avrebbe trovata ad attenderlo ma che da quell'istante, l'avrebbe comunque avuta sempre al proprio fianco. Sarebbe bastato sorridere alla propria Fantasia.

Lasciò la presa, e atterrò.
La caduta fu dolce, come se atterrasse dopo un lungo volo su un morbido manto di foglie in autunno. Aprì gli occhi, intorno a Lui c'era più di una persona ad attendere quel risveglio.
Non Lei. Ma questo lo Sapeva.

L'immaginazione e la Realtà, si erano incontrate in quel luogo meraviglioso della Sua mente e per un istante, si erano toccate. Quell'istante era stato irripetibile, nella propria unicità. Non l'avrebbe mai dimenticato.

Si stropicciò gli occhi come fanno i bambini quando si svegliano dopo un lungo sonno, si guardò intorno...e sorrise.

2:24 PM  
Anonymous Anonimo said...

mentre stava per parlare con la donna angelo,una voce lo riportò alla realtà...
era tisipid che lo chiamava dal focolare per dirgli che la pozione era pronta...
si girò un istante a guardare l'angelo,poi corse subito verso il vecchio...per parlare ci sarebbe stato tanto tempo
arrivato dall'anziano amico prese la pozione e ne bevve un lungo sorso...
cadde a terra senza un lamento,come svenuto,la forza di quella pozione lo fece crollare...
si risveglio di soprassalto dopo pochi istanti e,di fianco a lui,oltre le persone gia viste in precedenza,si era formata un'altra figura...
la pozione aveva avuto effetto,la sua amica era di nuovo fra loro.
la guardò con un grosso sorriso nella faccia...avevano molto da raccontarsi i due...

4:34 PM  
Anonymous Anonimo said...

elayisis ancora inconsapevole di dove si stesse trovando,cominciò ad urlare.. come se le stessero portando via l'anima...

:"ehi,ma dove sono finita??"
apri' gli occhi,accorgendosi che questi non c'erano, non le appartenevano piu... buio,solo BUIO.
tutti,spaventati, ma allo stesso tempo incuriositi dallo strano evento,e dallo strano volto.
lei:"ehi,ma .. voi mi vedete? cioè,riuscite a vedermi?!? io non vedo NULLA!!!ma dove sono!? riesco a scorgere solo una strana e fioca luce...ricca di colori.."
iniziò a correre ,quasi come fosse un'anima persa,indemoniata,priva di ragione.
correva coRREvA..e..:"*patapam*!!"
cadde.
una voceassillante continuava ininterrottamente a ripeterle:"TORNAdaME..torNAdaME TORNAaA!" ebbene si.. sentiva la voce del suo caro amico fabio richiamarla a far parte del suo io. lei doveva scegliere se tornare da lui,poichè i suoi occhi erano rimasti aggrappati al suo cuore,in quanto ella si era ormai innamorata della bella persona che era;o continuare a vivere una vita terrena come un tempo,priva però di due occhi che l'avrebbero accompagnata durante il cammino.significava vivere senza ricordi,solo basandosi sui sensi per percepire l'essenza di un tutto.

era una scelta difficile che soloun'angelo avrebbe potuto ricondurla alla retta via....

2:50 PM  
Anonymous Anonimo said...

L'amica del capitano apparve per pochi attimi e lei vide una strana felicità brillare negli occhi di lui e... Gli occhi di lei? Dov'erano gli occhi di lei? La ragazza scomparve...Nessuno si era accorto di tutto ciò che stava accadendo... Solo lei, in quanto angelo aveva capito... Si sedette e chiuse gli occhi di corsa sotto gli sguardi curiosi del capitano e di Tisipid... Si concentrò... Doveva assolutamente trovarla... Vagò con la mente per quel mondo che per molti era sconosciuto... Finchè la trovò... Era sotto forma di una puiccola fiammella nera...Buia...Le si avvicinò e la spaventò...-Chi sei tu...-le domandò...-Sono un angelo, non temere...Mi hai domandato aiuto ed io sono qui per te...Per aiutarti nel dilemma che ti lascia a metà, tra un mondo che non è ne reale ne immaginario, per indicarti la via... Ti trovi ad un bivio, da un lato i ricordi, dall'altro la vita... Ma i ricordi non ti saranno utili... I ricordi sono belli, si, ma tu servi a noi... La tua strada è già segnata amica... Il tuo destino è stato scritto e tu devi unirti a noi... Ma ti vorrei illustrare una seguente alternativa... Vi è un modo per conservare i tuoi ricordi ed i tuoi occhi, ma perderai metà della tua anima... Puoi sciegliere di diventare uno spirito e vivere in mezzo a noi come tale, aiutandoci nella nostra missione...Ora la decisione è tua... A presto...-
Riaprì gli occhi... I due la osservavano...

8:34 PM  

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